
Musolesi Luca
Per i "Titoli", rimando al collegamento Linkedin, quello che invece non c'è scritto e che non capisco perché in molte realtà ci sono persone che lavorano per i computer, quando invece dovrebbero essere questi a lavorare per noi.
Ho visto usare Excel come Word per scrivere, oppure sempre Excel come "database", quando esiste Access, ho visto anche Access utilizzato come Excel, inutile dire che entrambe sono pessime, davvero pessime soluzioni che già nel breve periodo non forniscono i risultati attesi e in tutto questo erano i lavoratori a sobbarcarsi un extra lavoro per poter inserire le informazioni in modo sbagliato e ottenere uno scarso risultato.
Ma l'aspetto peggiore è la giustificazione che viene fornita
Aziende che fin dall’origine hanno una predisposizione ad una continua innovazione, con l’obiettivo finale condiviso di puntare sempre all’eccellenza, sia per il tipo di prodotto che gestiscono, sia per le persone che le costituiscono; mentre altre, inconsapevolmente fanno di tutto per rifugiarsi nella falsa sicurezza dei loro processi consolidati, sintetizzati nell’espressione: “abbiamo sempre fatto così!”; ma se cedi alle abitudini allora inizi un processo di impoverimento conoscitivo e culturale che ti porta lentamente verso la fossilizzazione, a morire dentro senza saperlo, primo o poi arriverà una novità che non sarai più in grado di gestire; l’unica certezza è il cambiamento, il nostro tempo scorre e tutto cambia, nulla è per sempre.
Nella sua teoria dell’evoluzione Charles Darwin affermava, che non è il più forte, ma quello che prima e meglio si adatta al cambiamento che sopravvive, il cambiamento non lo si può evitare, si può decidere di non accettarlo, di rimanere immobili sulle proprie convinzioni e questo accade quando, i ruoli strategici vengono ricoperti da persone con la mentalità ristretta guidate dalla paura; ma avverrà ugualmente, perché sarà comunque l’ambiente circostante a cambiare.
Il cambiamento è quindi un obbligo imposto dalle leggi Naturali, si può decidere di subirlo, o al contrario, di farne parte tramite una razionale ed innovativa gestione dei processi e della cultura, facendo propria l’abitudine al cambiamento.
Per gestire il cambiamento è necessario mantenere aggiornata la propria conoscenza e per farlo è necessaria una mentalità aperta che permetta un continuo apprendimento (LLL: Long Life Learning), nella vita privata come in quella professionale, ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da affrontare e da imparare, in un continuo processo di sviluppo che trae vantaggio dal fatto di pensare di non essere mai arrivati.